Affitto di azienda a ditta esterna: obbligo di fatturazione?

Quesito: Un’a.s.d., in regime 398 e con volume di affari nell’anno precedente inferiore a 65.000 euro, ha in essere un contratto di affitto di azienda (il ristorante, immobile attrezzature e licenza) con una ditta esterna a cui emette fattura mensile. Tale corrispettivo è stato considerato e classificato come commerciale: Si chiede se la fattura che viene emessa debba essere elettronica o cartacea?

Risposta: Poiché l’associazione, nell’anno precedente, ha conseguito ricavi commerciali inferiori a 65.000 euro, è esonerata dall’obbligo di emissione della fattura elettronica.

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Condivisione di spazi tra a.s.d.: obbligo di fatturazione?

Quesito: Una a.s.d. ha in gestione un impianto comunale e ne concede l’uso ad altre a.s.d. dietro pagamento di un corrispettivo. Si chiede conferma del fatto che, essendo le a.s.d. non affiliate alla stessa federazione, si dovrà emettere regolare fattura con esposizione di IVA al 22%

Risposta: Sì e no.
Si: è attività commerciale e quindi il corrispettivo dovrà essere assoggettato a IVA (ovvero considerato comprensivo di IVA) e il relativo importo, al netto dell’IVA, sarà rilevante ai fini delle imposte sui redditi e del plafond dei 400.000 euro per l’accesso al regime di cui alla legge 398/91.
No: perché se avete optato appunto per il regime di cui alla Legge 398/91, come pare probabile, a norma dell’art. 74, VI comma, del D.P.R. 633/72 siete “… esonerati dall’obbligo di fatturazione, tranne che per le prestazioni di sponsorizzazione, per le cessioni o concessioni di diritti di ripresa televisiva e di trasmissione radiofonica e per le prestazioni pubblicitarie”.
Poiché la controparte con ogni probabilità sarà a sua volta in “regime 398” e quindi non avrà necessità della fattura per poter detrarre l’IVA e le sarà sufficiente una semplice ricevuta per documentare la spesa, non siete tenuti all’emissione di una “regolare fattura” ma potrà appunto essere emessa una semplice ricevuta (senza bollo perché si tratta di un corrispettivo soggetto a IVA).

Contratto di istruttore e di receptionist in capo alla stessa persona

Quesito: Un istruttori della sala pesi in una a.s.d. vorrebbe svolgere anche il lavoro di carattere amministrativo-gestionale (reception). Si chiede se debba firmare un ulteriore contratto (oltre a quello già in essere di istruttore) con successiva comunicazione al centro per l’impiego, e se i due contratti (reception e istruttore) possano coesistere presso la stessa struttura.

Risposta: La risposta è positiva a entrambe le domande:
– deve firmare un altro contratto per l’attività amministrativo gestionale, che va comunicato al centro per l’impiego;
– possono coesistere i due contratti, anche perché il regime è il medesimo e quindi tale coesistenza non può essere sfruttata per abusi (come potrebbe essere il caso di dipendente che svolgesse anche attività “sportiva” o “amministrativo gestionale”: in tal caso la coesistenza non è infatti consentita).
Una sola notazione: raccomandiamo di prestare la massima attenzione alle modalità di svolgimento dell’attività di receptionist: se vi è un orario imposto dalla società/associazione, una subordinazione gerarchica, direttive sullo svolgimento dell’attività, divieto di farsi sostituire, ecc., molto probabilmente siamo nel campo del lavoro dipendente, e non del co.co.co. amministrativo gestionale.

La gestione del BAR all’interno del centro Sportivo

Quesito: Una a.s.d. iscritta al CONI in regime di 398/1991 gestisce, all’interno del centro sportivo, un bar aperto al pubblico durante le ore di attività sportiva. Nel corso delle manifestazioni viene offerta a tutti gli atleti partecipanti la possibilità di fermarsi per il pranzo essendo il bar dotato di cucina. L’a.s.d. è in possesso di apposita SCIA rilasciata dal Comune e di tutte le autorizzazioni igienico sanitarie. Si chiede se tale attività, ora gestita in regime ordinario, possa essere considerata attività commerciale connessa agli scopi istituzionali, e se sì a quali obblighi si debba sottostare. Si chiede inoltre se si possano utilizzare i nuovi voucher Inps 2018 per pagare le ragazze che saltuariamente prestano servizio al bar.

Risposta: Riteniamo che, da una interpretazione ragionevole della Circolare 18/2018, certamente l’attività che ci descrive possa rientrare fra la attività connesse, di conseguenza gestibile in “regime 398”.

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Ma per stare nel Registro CONI … queste gare vanno proprio fatte?!?

Da tempo gli Enti di promozione stanno inviando alle proprie affiliate comunicazioni sull’argomento, non sempre concordanti e non sempre del tutto corrette. Esaminiamo con attenzione ciò che stabilisce il Regolamento CONI, purtroppo non del tutto chiaro.

Lo spunto per questa indagine nasce dalle circolari che molti Enti di promozione stanno inviando alle affiliate, raccomandando/richiedendo di partecipare ad attività agonistica, pena la revocadell’affiliazione e la cancellazione dal Registro CONI.

È vero?

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Fattura elettronica per acquisto carburante da parte di una A.S.D

Quesito: Rilevato che dal 1° gennaio 2019 è diventato obbligatorio l’obbligo della fattura elettronica per l’acquisto di carburante, una a.s.d. ha grandi difficoltà a farsela emettere, in quanto i gestori di pompe di benzina asseriscono che l’obbligo è solo per chi è dotato di partita IVA mentre l’associazione ha solo il codice fiscale. Si chiede come ci si debba comportare per essere a posto con la normativa vigente.

Risposta: Se qualsiasi cliente chiede a un titolare di partita IVA, salve rarissime eccezioni per regimi particolari, l’emissione di fattura, tale emissione è obbligatoria.

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L’inquadramento del “nuoto libero”: più i dubbi che le certezze

Ci è stato chiesto se per una s.s.d. srl in regime 398 i ricavi conseguiti al pagamento del biglietto da parte di soggetti tesserati e non, per l’accesso alla pratica del nuoto libero, alle piscine interne ed esterne (estivo), incluso in estate l’utilizzo del lettino/sdraio, debbano considerarsi ricavi per attività istituzionale oppure commerciale “connessa” “non connessa”. Come dimostra l’articolo che segue, non esiste una risposta certa…

La questione del c.d. “nuoto libero”, argomento più ampio di quanto appaia a prima vista, solleva svariate questioni delicate.

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I soggetti in “regime 398” con proventi commerciali fino a 65.000 euro sono obbligati al ciclo passivo della fatturazione elettronica?

I dubbi sugli obblighi relativi alla fatturazione elettronica per i soggetti in regime 398 nascono dal fatto che la norma è “cambiata in corsa”, quando già erano state pubblicate svariate indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. La questione è quindi: essendo mutata la disposizione di legge, come vanno lette le indicazioni dettate quando le regole erano diverse?

La mia posizione è che le indicazioni dell’Agenzia non possano che essere lette alla luce delle successive variazioni della normativa, propongo quindi in questo articolo una lettura della norma e delle prescrizioni dell’Agenzia “adattate”, appunto, alle variazioni intervenute nella norma dopo la pubblicazione di esse.

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Esonero dall’imposta di bollo per i documenti delle a.s.d. / S.s.d.r.l.

Quesito: Come è noto la Legge di bilancio 2019 ha esteso anche alle a.s.d. e s.s.d. l’esenzione dall’imposta di bollo che fino al 1 gennaio 2019 era appannaggio solo di ONLUS, FSN e EPS riconosciuti dal Coni. Ma quali sono i documenti esenti? In particolare si chiede se questo provvedimento abbia effetto anche sull’imposta di bollo che le banche applicano sugli estratti dei c/c bancari.

Risposta: L’art. 1, comma 646, della Legge di Bilancio 2019 ha modificato l’art. 27-bis della tabella allegata al d.p.r. 642/72, articolo intitolato “Agevolazioni ed esenzioni a favore delle ONLUS”, che dal 1/1/2019 esonera dall’imposta di bollo

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