Il saggio di danza di fine anno

Come ogni anno, un’a.s.d. con partita IIVA, che ha per oggetto sociale la pratica della disciplina della danza sportiva, programma un evento presso un teatro (c.d. “saggio di fine anno”). L’accesso è consentito a chiunque (non soltanto soci e tesserati, ma anche loro parenti e soggetti terzi) previo acquisto di un biglietto venduto dalla stessa a.s.d. Si chiede se il corrispettivo per la vendita del biglietto costituisca provento commerciale assoggettabile al regime fiscale di cui alla L. 398/91. Quale trattamento si avrebbe per il medesimo corrispettivo se l’Associazione non avesse partita IVA? e quale se il soggetto cedente fosse una s.s.d.?

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Approvato il decreto correttivo della Riforma dello sport

Il C.d.M. ha approvato ieri il decreto legislativo di modifica del d.lgs. 36/2021, intitolato “Riordino e riforma delle disposizioni in materia di enti sportivi professionistici e dilettantistici, nonché di lavoro sportivo”, sicuramente il più importante dei decreti emanati in attuazione della legge 86/2019, delega al Governo di dettare disposizioni “in materia di ordinamento sportivo, di professioni sportive nonché di semplificazione”.

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Dall’Agenzia delle Entrate due risposte sui compensi sportivi

Come noto, fra le particolari agevolazioni fiscali di cui godono le associazioni e società sportive dilettantistiche particolarmente importante è  la possibilità di erogare “rimborsi forfetari, indennità di trasferta, premi e compensi” a soggetti che svolgono attività in loro favore “nell’esercizio diretto di attività sportive dilettantistiche” e nell’ambito di “collaborazioni coordinate e continuative di tipo amministrativo-gestionale di natura non professionale”, importi che costituiscono redditi diversi ai sensi dell’art. 67 lett. m) del T.U.I.R.

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Contributi e aiuti per bollette. Lo stato dimentica gli enti non profit? *

«Aiuti alle imprese per i consumi di energia elettrica e gas naturale». È quanto si legge agli artt. 3 e 4 del d.l. 21 marzo 2022, n. 21 in vigore dal 22 marzo scorso. È il c.d. “Decreto Ucraina”.
E si è accesa la speranza di un sussidio dello Stato per far fronte ai rincari registrati da tutti gli utilizzatori di energia elettrica e di gas in questi ultimi mesi, comprese ovviamente le società e associazioni sportive, con particolare riferimento ai soggetti gestori di impianti sportivi.

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