Il “patentino” da istruttore è spendibile presso altre FNS o EPS?

Un’istruttrice yoga ha un patentino rilasciato da un EPS (Csen): per fare attività in più a.s.d. affiliate a Enti diversi da quello che ha rilasciato il titolo, dovrebbe convertire il titolo in base al soggetto al quale l’a.s.d. è affiliata?

Per rispondere correttamente alla domanda, gli aspetti da tener presente sono più di uno, e la questione deve essere affrontata coordinando con ragionevolezza le varie regole da rispettare.

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Mancata opzione al “regime 398”

Una a.s.d., costituitasi nel corso del 2023, non ha esercitato l’opzione per l’applicazione del regime della legge 398/91. Ci sono conseguenze? Come regolarizzare la posizione?

L’opzione per il regime di cui alla Legge 398/91 si esercita, com’è regola generale per le opzioni salvo specifiche indicazioni diverse, con comportamenti concludenti: ci si comporta come da “regime 398” e ciò vale come opzione.

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Opzione 398 da adottare per una a.s.d. anche A.P.S.

Un a.s.d. ha modificato lo statuto per essere anche A.P.S., statuto registrato poi presso l’Agenzia delle Entrate, con contestuale iscrizione come a.s.d. al RAS e come A.P.S. al RUNTS. Il dubbio ora è relativo alla gestione del regime IVA sia come a.s.d. che come A.P.S.: in pratica si può ricorrere contemporaneamente alla 398 per il settore sportivo e il regime forfettario per la gestione di operazioni per il settore della promozione sociale ?

Con l’attuale formulazione dell’art. 4 del D.P.R. 633/72 ai fini IVA, e dell’art. 148 T.U.I.R. ai fini delle imposte dirette, le a.s.d. e le A.P.S. hanno il medesimo regime fiscale.

Analogamente, sono attualmente in vigore sia la legge 398/91, dettata per la a.s.d., che l’art. 9-bis della legge 417/1991, che ne ha esteso l’applicazione a tutte le associazioni senza scopo di lucro.

Tutto cambierà radicalmente quando entrerà in vigore anche la parte fiscale del Codice del Terzo Settore, che restringerà il campo d’azione di tali norme solo alle a.s.d., dettando una disciplina specifica per le A.P.S., ma per ora nulla è cambiato.

«Esenzione 5.000 euro» per insegnante di danza con Partita IVA

i compensi fatturati a una a.s.d. da insegnante di danza con partita IVA (codice ateco 85.52.01) rientrino nell’esenzione dei 5.000 euro?

L’art. 25, I comma, del D.lgs. 36/2021 stabilisce che

E’ lavoratore sportivo … l’istruttore … che … esercita l’attività sportiva verso un corrispettivo a favore di un soggetto dell’ordinamento sportivo iscritto nel Registro nazionale delle attività sportive dilettantistiche, nonché … di altro soggetto tesserato“,

Pertanto se:

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Incompatibilità della carica di presidente in più a.s.d.

Si può essere Presidente di due a.s.d. che fanno riferimento alla medesima disciplina sportiva (ciclismo) ma affiliate una alla Federazione Ciclistica Italiana e l’altra alla UISP?

Certamente sì.

La nuova disposizione dettata dall’art. 11 del D.lgs. è molto chiara: “E’ fatto divieto agli amministratori delle associazioni e società sportive dilettantistiche di ricoprire qualsiasi carica in altre società o associazioni sportive dilettantistiche nell’ambito della medesima Federazione Sportiva Nazionale, disciplina sportiva associata o Ente di Promozione Sportiva riconosciuti dal CONI e, ove paralimpici, riconosciuti dal CIP“.

Uscita dal “regime 398” e “decommercializzazione”: due questioni indipendenti

Una società sportiva dilettantistica a responsabilità limitata, oltre ad avere la prima squadra iscritta alla lega nazionale serie A di pallavolo, ha anche tutto il settore giovanile con squadre di ragazzi di ogni età. Tutti i ragazzi vengono tesserati alla Fipav e ovviamente essendo una s.s.d. non sono associati direttamente alla società. La società fino alla stagione 2022/2023 (conclusasi il 30 giugno 2023) era in regime ex legge 398/1991 e ha applicato il regime di esclusione Iva per le quote annuali corrisposte da questi ragazzi (che non pagano singole lezioni ma appunto pagano un quota annuale di partecipazione al settore giovanile). Dal 1° luglio 2023 la società è uscita dal regime ex legge 398/1991 per superamento del limite dei ricavi commerciali. Si chiede quindi: 1. è corretto il regime di esclusione applicato sino al 30 giugno 2023? 2. per la stagione corrente andrà applicato il regime di esclusione ex articolo 4, di esenzione ex articolo 10 oppure di imponibilità Iva al 22 per cento?

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La CGT Campania ribadisce i tre requisiti fondamentali per poter fruire delle agevolazioni alle a.s.d.

L’ampia sentenza della Corte di Giustizia Tributaria di secondo grado della Campania n. 7292 del 11/11/2022 non contiene particolari novità, ma con ampie citazioni di sentenze della Corte di Cassazione ribadisce con forza i tre principi fondamentali che le associazioni sportive dilettantistiche debbono rispettare con attenzione e puntualità, per poter usufruire delle agevolazioni fiscali, in particolare della c.d. decommercializzazione dei corrispettivi specifici di cui all’art. 148, III comma, T.U.I.R.: rispetto sostanziale dei requisiti di legge; effettività del rapporto associativo; divieto di distribuzione utili.

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A.s.d. di nuova costituzione: Registro CONI o RAS? O entrambi?

Il rapporto fra Registro CONI e Registro delle attività sportive presso il Dipartimento per lo sport, gestito da Sport e Salute, e soprattutto i rapporti fra FSN, DSA ed EPS e tali registri, sono ancora in fase di… registrazione.
Che al momento i Registri esistenti siano due – Registro CONI e Registro delle attività sportive (RAS) – è risaputo: meno chiaro è il rapporto tra i due sistemi di iscrizione.

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