Esiste un limite di prelievo da conto corrente per le a.s.d?

Una a.s.d. nel corso del mese di giugno 2017 ha cambiato allo sportello 3 assegni bancari intestati al presidente di € 2.000,00 cadauno per provvedere al pagamento di diversi rimborsi spese ad atleti dilettanti e spese correnti di ordinaria gestione (tutti i pagamenti sono inferiori ad € 1.000 cadauno); in merito si chiede se l’associazione per l’episodio sopra descritto sarà soggetta a controllo dell’Agenzia delle Entrate per aver superato il limite di prelievo per € 1.000 giornaliere e/o € 5.000 mensili (rif. decreto fiscale 193/2016 collegato alla legge di Bilancio 2017).

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S.s.d. a r.l. e regimi contabili

Se i ricavi non decommercializzati conseguiti nell’esercizio precedente non hanno superato i 400.000 euro, certamente ci si può avvalere della Legge 398/91.

L’IVA sui corrispettivi non decommercializzati riscossi per le attività indicate nel quesito è del 22%, e di essa deve essere trimestralmente versato il 50%.

E’ questo l’incipit della risposta al seguente quesito:

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Dalle Federazioni Ciclismo e Rugby i primi elenchi delle prestazioni necessarie per lo svolgimento dell’attività sportiva dilettantistica

Si chiariscono i confini delle attività in relazione alle quali possono essere erogati i c.d. “compensi sportivi” ex art. 67 T.U.I.R., ma non dimentichiamone la portata: chi è fuori, è fuori, ma chi è dentro, non necessariamente è dentro!

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L’Aiuto alla Crescita Economica: una agevolazione da non trascurare per le S.r.l. e le Cooperative sportive dilettantistiche

In occasione della prossima scadenza dei termini per la presentazione delle dichiarazioni dei redditi, ricordiamo che anche le società di capitali e le cooperative sportive dilettantistiche possono usufruire dell’A.C.E. (Aiuto alla Crescita Economica): non si tratta di grandi cifre, ma è comunque un’opportunità che potrebbe essere interessante.

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Nuova disciplina fiscale locazioni brevi

Circolare del 28/8/2017

L’art. 4 del D.L. 24/4/2017 n. 50 ha dettato una disciplina specifica per la locazioni brevi, ovvero per “ i contratti di locazione di immobili ad uso abitativo di durata non superiore a 30 giorni, ivi inclusi quelli che prevedono la prestazione dei servizi di fornitura di biancheria e di pulizia dei locali, stipulati da persone fisiche, al di fuori dell’esercizio di attività d’impresa, direttamente o tramite soggetti che esercitano attività di intermediazione immobiliare, ovvero soggetti che gestiscono portali telematici, mettendo in contatto persone in cerca di un immobile con persone che dispongono di unità immobiliari da locare ”; la disciplina è stata completata dalle disposizioni di attuazione, stabilite con Provvedimento dell’Agenzia delle Entrate del 12/7/2017.

In parole povere, l’attività di bed & breakfast; in parole poverissime: Airbnb e simili.

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