Fatturazione elettronica per i soggetti in regime 398: troppe le questioni irrisolte

Ci scrive un gentile Lettore: «Alla luce della nuova normativa che “esenta” le a.s.d. e s.s.d. a r.l. (esenzione che però complica e rende praticamente impossibile far emettere la propria fattura di pubblicità dal committente) vedete controindicazioni nel non sfruttare questa norma “semplificativa” utilizzando dal 2019 il canale SDI ed emettendo “normalmente” fatture elettroniche, che alla fine è molto più semplice?»

Allo stato non ci pare possibile comprendere dalla norma quale sia il comportamento corretto: attendiamo chiarimenti e meno male che per i primi mesi non sono previste sanzioni!

Leggi il seguito

Acquisto e vendita divise sociali ai propri associati senza ricarico

Quesito: Una a.s.d. (senza partita iva) che svolge solo attività istituzionale vorrebbe acquistare magliette, stampate con i segni distintivi dell’associazione, da rivendere ai propri associati senza applicare nessun ricarico. Si domanda: 1) questa attività va considerata commerciale e pertanto tassata? 2) Se considerata attività commerciale l’associazione deve aprire partita iva? O in alternativa: 3) basta presentare il modello dichiarazione dei redditi?

Risposta: L’ art. 143, I comma, del T.U.I.R. stabilisce che “non si considerano attività commerciali le prestazioni di servizi … rese in conformità alle finalita’ istituzionali … verso pagamento di corrispettivi che non eccedono i costi di diretta imputazione“; siccome in questo caso non si tratta di prestazione di servizi ma di cessione di beni, il fatto che non vi sia alcun ricarico non ha importanza: si tratta indubbiamente di attività commerciale.

Leggi il seguito

Pagamento rimborsi e tracciabilità

Quesito: La nuova normativa prevede il pagamento tracciabile dei rimborsi corrisposti dalle associazioni sportive dilettantistiche ai propri atleti e tecnici, qualunque sia l’importo; il mancato rispetto della tracciabilità può comportare la fuoriuscita dal regime agevolato della L.398/91?

Risposta: con la soppressione dei commi 358 e 359 della Finanziaria 2018 i rapporti con atleti e tecnici non debbono necessariamente essere inquadrati come collaborazioni coordinate e continuative; di conseguenza, se non lo sono, ai relativi compensi non si applica l’obbligo di pagamento con mezzi tracciabili stabilito dal comma 910 della medesima Legge.

Leggi il seguito

Da a.s.d a BAS: cambio ragione sociale possibile?

Il presidente di una piccola associazione sportiva dilettantistica praticante da 18 anni l’attività ludico sportiva del softair chiede se sia possibile cambiare la ragione sociale da a.s.d. a BAS senza ottemperare agli obblighi di scioglimento previsti per le a.s.d., ovvero la donazione dei beni (nella fattispecie si tratta di una piccola quantità di attrezzature sportive di valore più affettivo che economico) a ente che effettua la stessa pratica. Nel sottolineare che questo cambio di ragione sociale si vede necessario per venire incontro alle esigenze amministrative che di anno in anno si fanno sempre più pressanti, e che non possono essere giustificate per attività senza fini di lucro, si chiede quale sia l’iter da percorrere.

Occorre preliminarmente chiarire tre presupposti di partenza:

Leggi il seguito

Yoga e pilates e obbligo di fatturazione

Quesito: Muovendo dal presupposto che yoga e pilates siano attività commerciali in quanto, ancorché riportate nello statuto del sodalizio, non sono riconosciute dal CONI, si chiede se il socio, per il corso che frequenta, debba pagare una fattura (imponibile + IVA 22%) o se i soci versino un contributo a fronte di una ricevuta.

Risposta: Nel recentissimo Convegno Nazionale Fiscosport di Senigallia, e in modo più tecnico nel corso del Meeting dei Consulenti Fiscosport tenutosi il giorno successivo, sono state esaminate molte delle problematiche riguardanti i temi trattati nelle nostre newsletter, e su due in particolare non è stato possibile giungere a una conclusione chiara e condivisa. In due righe, il quesito le affronta entrambe. Non ci si aspetti quindi una risposta certa e soprattutto rassicurante ….

La prima riguarda la “sportività” di yoga e pilates.

Leggi il seguito

Pubblicato il Decreto Fiscale: le novità di interesse per il settore sportivo

Il 23 ottobre scorso è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il D.L. 119/2018, che nel “Capo I – Disposizioni in materia di pacificazione fiscale” contiene norme che interessano la totalità dei contribuenti e un articolo specifico per le società e associazioni sportive.

A due giorni dalla pubblicazione di un documento di tale portata non siamo certo in grado di farne un’analisi sufficientemente precisa, e la forma del decreto legge non invoglia certo ad approfondire l’analisi di qualcosa che potrà essere, e probabilmente sarà, modificato anche radicalmente.

Ci è parso opportuno darne comunque notizia, con un sommario accenno alle disposizioni di maggiore interesse per i sodalizi sportivi, allegandone copia integrale.

Leggi il seguito

Tracciabilità dei rimborsi spese a collaboratori e pagamento in contanti

Si possono erogare in contanti, nel limite dei 1.000,00 € previsti dalla legge, i compensi a collaboratori, dirigenti e atleti, riconducibili nella sfera dei rimborsi spese?

Il quesito evidenzia una confusione nella quale si trovano moltissimi dirigenti sportivi; cogliamo quindi l’occasione per un chiarimento non certo nuovo, ma sempre estremamente importante.

La distinzione fondamentale è fra rimborsi spese forfetari rimborsi spese documentate.

Leggi il seguito

Ordinanza Corte di Cassazione 30/4/2018 n. 10393: tanto rumore per (quasi) nulla

Ne hanno parlato in molti, a cominciare da un lungo articolo di FiscoOggi, la rivista telematica dell’Agenzia delle Entrate ma, a parte una formulazione decisamente confusa, di nuovo non c’è proprio nulla. Ci limitiamo quindi a darne conto e ne approfittiamo per (ri)fare un paio di considerazioni.

Leggi il seguito

Cooperativa Sportiva dilettantistica e tassa di concessioni governative

In occasione di un controllo ministeriale a una soc. coop. dil. viene contestato il mancato pagamento della tassa di concessione governativa; in effetti, malgrado l’assenza di menzione delle cooperative tra i soggetti indicati nel comma 7 dell’art. 90 legge 289, l’ente coinvolto era convinto di godere dell’esenzione prevista per le a.s.d. e s.s.d.. Si chiede se esista qualche circolare o chiarimento in merito da parte di enti istituzionali al fine di avvalorare la tesi sostenuta dalla cooperativa, o se invece la tassa andava effettivamente pagata.

Leggi il seguito

Esiste un limite di prelievo da conto corrente per le a.s.d?

Una a.s.d. nel corso del mese di giugno 2017 ha cambiato allo sportello 3 assegni bancari intestati al presidente di € 2.000,00 cadauno per provvedere al pagamento di diversi rimborsi spese ad atleti dilettanti e spese correnti di ordinaria gestione (tutti i pagamenti sono inferiori ad € 1.000 cadauno); in merito si chiede se l’associazione per l’episodio sopra descritto sarà soggetta a controllo dell’Agenzia delle Entrate per aver superato il limite di prelievo per € 1.000 giornaliere e/o € 5.000 mensili (rif. decreto fiscale 193/2016 collegato alla legge di Bilancio 2017).

Leggi il seguito