La gestione del BAR all’interno del centro Sportivo

Quesito: Una a.s.d. iscritta al CONI in regime di 398/1991 gestisce, all’interno del centro sportivo, un bar aperto al pubblico durante le ore di attività sportiva. Nel corso delle manifestazioni viene offerta a tutti gli atleti partecipanti la possibilità di fermarsi per il pranzo essendo il bar dotato di cucina. L’a.s.d. è in possesso di apposita SCIA rilasciata dal Comune e di tutte le autorizzazioni igienico sanitarie. Si chiede se tale attività, ora gestita in regime ordinario, possa essere considerata attività commerciale connessa agli scopi istituzionali, e se sì a quali obblighi si debba sottostare. Si chiede inoltre se si possano utilizzare i nuovi voucher Inps 2018 per pagare le ragazze che saltuariamente prestano servizio al bar.

Risposta: Riteniamo che, da una interpretazione ragionevole della Circolare 18/2018, certamente l’attività che ci descrive possa rientrare fra la attività connesse, di conseguenza gestibile in “regime 398”.

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Fattura elettronica per acquisto carburante da parte di una A.S.D

Quesito: Rilevato che dal 1° gennaio 2019 è diventato obbligatorio l’obbligo della fattura elettronica per l’acquisto di carburante, una a.s.d. ha grandi difficoltà a farsela emettere, in quanto i gestori di pompe di benzina asseriscono che l’obbligo è solo per chi è dotato di partita IVA mentre l’associazione ha solo il codice fiscale. Si chiede come ci si debba comportare per essere a posto con la normativa vigente.

Risposta: Se qualsiasi cliente chiede a un titolare di partita IVA, salve rarissime eccezioni per regimi particolari, l’emissione di fattura, tale emissione è obbligatoria.

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I soggetti in “regime 398” con proventi commerciali fino a 65.000 euro sono obbligati al ciclo passivo della fatturazione elettronica?

I dubbi sugli obblighi relativi alla fatturazione elettronica per i soggetti in regime 398 nascono dal fatto che la norma è “cambiata in corsa”, quando già erano state pubblicate svariate indicazioni dell’Agenzia delle Entrate. La questione è quindi: essendo mutata la disposizione di legge, come vanno lette le indicazioni dettate quando le regole erano diverse?

La mia posizione è che le indicazioni dell’Agenzia non possano che essere lette alla luce delle successive variazioni della normativa, propongo quindi in questo articolo una lettura della norma e delle prescrizioni dell’Agenzia “adattate”, appunto, alle variazioni intervenute nella norma dopo la pubblicazione di esse.

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Esonero dall’imposta di bollo per i documenti delle a.s.d. / S.s.d.r.l.

Quesito: Come è noto la Legge di bilancio 2019 ha esteso anche alle a.s.d. e s.s.d. l’esenzione dall’imposta di bollo che fino al 1 gennaio 2019 era appannaggio solo di ONLUS, FSN e EPS riconosciuti dal Coni. Ma quali sono i documenti esenti? In particolare si chiede se questo provvedimento abbia effetto anche sull’imposta di bollo che le banche applicano sugli estratti dei c/c bancari.

Risposta: L’art. 1, comma 646, della Legge di Bilancio 2019 ha modificato l’art. 27-bis della tabella allegata al d.p.r. 642/72, articolo intitolato “Agevolazioni ed esenzioni a favore delle ONLUS”, che dal 1/1/2019 esonera dall’imposta di bollo

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Fatturazione elettronica e mancato ricevimento copia cartacea

Quesito: In merito alla problematica della fatturazione elettronica, le asd con solo codice fiscale possono ricevere la fattura in formato cartaceo e conservarle in forma cartacea come nel recente passato. Tuttavia diversi fornitori fanno ostruzione in caso di richiesta della fattura cartacea/formato pdf perché dicono che non è più possibile stamparla. Non essendo un obbligo la conservazione elettronica delle fatture, le asd con solo codice fiscale non devono richiedere un codice identificativo univoco né sono obbligate ad aderire al sistema di interscambio. Cosa fare in questi casi per non incorrere in sanzioni?

Risposta: Ai fini IVA l’a.s.d. con solo codice fiscale è equiparata a una persona fisica. La risposta al quesito è quindi nella recentissima FAQ dell’Agenzia delle Entrate n. 55 del 22/1/2019, che riportiamo integralmente:

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Ancora sulla Fatturazione elettronica

Quesito: In sede di approvazione della Legge di Bilancio 2019 è stata soppressa la disposizione contenuta nel comma 02 dell’art. 10, DL n. 119/2018, c.d. “Collegato alla Finanziaria 2019”, introdotta durante l’iter di conversione, in base alla quale gli obblighi di fatturazione / registrazione relativi a contratti di sponsorizzazione / pubblicità in capo ai soggetti che applicano il regime forfetario ex Legge n. 398/91, nei confronti di soggetti passivi stabiliti in Italia, sono adempiuti dai cessionari. A questo punto cosa deve fare una qualsiasi a.s.d., in regime di 398, che emette una fattura di pubblicità? Elettronica o cartacea?

Risposta: Se i ricavi commerciali nell’anno precedente non hanno superato 65.000 euro, si emette una fattura cartacea.

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Associazioni in regime 398 esonerate dalla fattura elettronica e conservazione sostitutiva

Quesito: Premesso che le associazioni in regime l. 398 non sono obbligate all’emissione delle fatture elettroniche qualora nell’anno precedente non abbiano conseguito ricavi commerciali superiori a € 65.000, si chiede come le stesse debbano comportarsi relativamente alla ricezione delle fatture passive. In particolare possono essere assimilate ai contribuenti forfettari che, in caso non forniscano né PEC né codice identificativo, sono esonerati dalla conservazione sostitutiva, oppure sono obbligati a fornire PEC / codice e comunque alla conservazione sostitutiva?

Risposta: La norma di riferimento è l’art. 1, comma 3, del d.l. 5/8/2015 n. 127, recentemente modificata dall’art. 10, comma 1, della Legge 17/12/2018 n. 136. Essa ora, per quanto qui ci interessa, recita (in grassetto la recente aggiunta):

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Cessione cespiti acquistati in regime l. 398/91

Quesito: Una s.s.d. a r.l. acquista una auto nuova e poiché ha optato per l’applicazione della legge 398/91 non ne detrae la relativa IVA esposta in fattura. In caso di successiva vendita di tale auto può emettere fattura esente art.10 comma 27 quinquies d.p.r. 633/72 o deve emettere fattura con IVA da versare al 50%?

Risposta: Il quesito presenta più di un aspetto da tener bene presente.
Non disponendo di tutte le informazioni necessarie, e comunque per dare ai lettori un quadro completo della problematica, cercheremo di esaminare tutte le alternative possibili.

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Fatturazione elettronica a frequentanti il centro sportivo

Quesito: Una s.s.d. che opera in regime 398, e ha l’obbligo di emettere fatture elettroniche, come si deve comportare con l’incasso dei ricavi istituzionali da parte delle persone fisiche che frequentano il centro sportivo? Può emettere, alle persone fisiche che hanno solo il codice fiscale e che acquistano servizi esenti IVA, le fatture cartacee come fatto fino ad ora?

Risposta:  Trattandosi di ricavi istituzionali è applicabile l’art. 148, III comma, del T.U.I.R. e quindi:

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Contributi Comunali e Erogazioni

Quesito: Si chiede la corretta base di calcolo per una a.s.d. calcio prima categoria, del plafond Iva l .398/91, in particolare se le seguenti entrate partecipino alla base per il calcolo del plafond di € 400mila: 1) erogazione liberale ricevuta da altra Associazione sportiva dilettantistica calcio per sostegno all’attività istituzionale svolta; 2) biglietti per ingresso gara; 3) contributo erogato dal Comune in base alla convenzione relativa alla gestione e manutenzione dell’impianto. Sempre in merito al contributo del Comune l’a.s.d. ha l’obbligo di emettere fattura se il Comune non la richiede? È corretto che il comune applichi su questo contributo una ritenuta alla fonte?

Risposta:  Rispondiamo seguendo la numerazione del quesito.

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