Modello EAS e attività decommercializzate

Quesito: Una a.s.d. con codice fiscale (senza p.IVA) e registrata al CONI ha presentato il modello EAS 3 anni fa, all’atto della costituzione; si chiede se sia corretta la lettura di quanto riportato nel sito dell’Agenzia delle Entrate, secondo cui per le a.s.d. che non svolgono attività commerciale sembri non essere obbligatorio, e quando si applichi l’onere di presentazione per avere la decommercializzazione delle attività commerciali connesse (quali ad esempio i Corsi). Si chiede inoltre – non trovando più la documentazione del modello già presentato – come si faccia a sapere di essere in regola relativamente al modello EAS.

Risposta: Per quanto riguarda l’obbligo o meno della presentazione del Modello EAS in casi come il Vostro (a.s.d. senza partita IVA che percepisce corrispettivi specifici esclusivamente da soci e/o tesserati), dopo qualche dubbio iniziale la situazione è stata chiarita dalla Circolare 12/2009 che al punto 1.2.1.2 testualmente recita: “L’onere della comunicazione dei dati grava anche sulle associazioni che effettuano operazioni strutturalmente commerciali anche se non imponibili ai sensi dell’articolo 148, terzo comma, del TUIR e dell’articolo 4 del DPR n. 633 del 1972″.

Questa quindi la posizione dell’Agenzia (che condividiamo):
– una associazione che non svolga attività commerciale, ovvero che non percepisca corrispettivi specifici in aggiunta alla eventuale quota annuale, non è tenuta alla presentazione del Moedllo EAS, come scritto sul sito dell’Agenzia a questo link,
– una associazione che svolta tale attività, anche se la stessa viene svolta esclusivamente nei confronti dei soci o tesserati, e quindi sia decommercializzata ex art. 148, II comma, T.U.I.R., è invece tenuta a presentare il modello.

Per verificare se la presentazione sia stata regolarmente effettuata, si potrà andare direttamente all’Agenzia o consultare il cassetto fiscale dell’associazione.

[Pubblicato su Fiscosport.it]