Esiste un limite di prelievo da conto corrente per le a.s.d?

Una a.s.d. nel corso del mese di giugno 2017 ha cambiato allo sportello 3 assegni bancari intestati al presidente di € 2.000,00 cadauno per provvedere al pagamento di diversi rimborsi spese ad atleti dilettanti e spese correnti di ordinaria gestione (tutti i pagamenti sono inferiori ad € 1.000 cadauno); in merito si chiede se l’associazione per l’episodio sopra descritto sarà soggetta a controllo dell’Agenzia delle Entrate per aver superato il limite di prelievo per € 1.000 giornaliere e/o € 5.000 mensili (rif. decreto fiscale 193/2016 collegato alla legge di Bilancio 2017).


La disposizione citata nel quesito, o meglio l’art. 32 del d.p.r. 29/9/73 nella versione modificata de tale disposizione, stabilisce che

sono … posti come ricavi a base delle stesse rettifiche ed accertamenti, se il contribuente non ne indica il soggetto beneficiario e sempreché non risultino dalle scritture contabili, i prelevamenti o gli importi riscossi nell’ambito dei predetti rapporti od operazioni per importi superiori a euro 1.000 giornalieri e, comunque, a euro 5.000 mensili”.

Tale disposizione, relativa a tutti i contribuenti e non specificatamente alle a.s.d., certamente si applica anche a queste ultime, ma per esse è di fatto irrilevante:
– se la a.s.d. è in grado di dimostrare a chi sono stati corrisposti i contanti così prelevati, ovvero “ne indica il soggetto beneficiario”, la questione è risolta senza alcuna conseguenza
– se non è in grado di farlo, mentre per i contribuenti “normali” la somma di cui non è stata giustificata la destinazione può dare origine a un accertamento nel quale viene considerata ricavo non dichiarato, per una a.s.d. essa di norma viene considerata distribuzione di utili, una delle violazioni più gravi che essa può commettere, dalla quale deriva il disconoscimento di ogni agevolazione spettante ai soggetti senza scopo di lucro.

Nel momento in cui vengono disconosciute tutte le agevolazioni, che qualche migliaio di euro venga sommato ai ricavi fa veramente poca differenza …

[Articolo tratto da Fiscosport.it]